Aceto di Cachi
Dai nostri frutteti raccogliamo i kaki coltivati naturalmente senza l’ utilizzo di fertilizzanti e pesticidi; li lavoriamo per estrarne il succo, li facciamo fermentare e poi incominciamo il lungo processo di trasformazione in aceto con il metodo “statico” che non prevede l’utilizzo di macchinari che accelerano la conversione nè di sostanze chimiche che ne forzano la trasformazione. La produzione industriale che utilizza sofisticati macchinari riesce a convertire il succo fermentato in aceto in circa 24 ore; con i successivi passaggi di filtrazione e pastorizzazione ne esce un prodotto che contiene sì acido acetico ma senza profumi e sapori del frutto iniziale e soprattutto privo degli elementi salutari contenuti in un aceto prodotto con il metodo statico.
Il nostro processo, invece, richiede un costante monitoraggio dell’ossidazione del fermentato perché c’è sempre il rischio di perdere o rovinare il prodotto che si vuole ottenere; inoltre non è possibile attuarlo in grandi contenitori, pertanto per ottenere la nostra produzione, partendo oltretutto da un lento sviluppo inziale dell’ aceto, dobbiamo lavorarci per circa 6 mesi
Proprietà aceto di Kaki
L’ Aceto di Kaki non è molto conosciuto nei paesi occidentali, al contrario è molto popolare in Asia e in particolare in Giappone e Corea per le sue proprietà salutari. Il kaki è una ricca fonte di vitamina A, B6 e C , ricco di minerali essenziali come calcio, magnesio, fosforo e potassio come pure di fibra. L’aceto di kaki è molto apprezzato come tonico salutare . Esso è tradizionalmente utilizzato per purificare il sangue e il fegato.
Abbassa i trigliceridi e il colesterolo cattivo
Uno studio del 2008 condotto da due scienziati coreani per il dipartimento di scienza dell’alimentazione e nutrizione umana dell’Università nazionale Chonbuk conclude che l’ aceto di Kaki aiuta a prevenire danni nel fegato causato dall’ eccessivo consumo di alcol. Inoltre, impedisce l’insorgenza di cirrosi epatica nelle sue fasi iniziali e l’epatite alcolica. Lo stesso studio segnala inoltre, che aiuta anche a prevenire i disturbi intestinali. Il consumo regolare di aceto di kaki abbassa anche il colesterolo cattivo nel corpo ed il colesterolo totale nel fegato, contiene composti che riducono i trigliceridi nel sistema. Il Trigliceride è un tipo di grasso bruciato dal corpo come carburante. Sebbene il giusto livello di trigliceridi è indice di buona salute, troppo potrebbe causare una serie di malattie al cuore. Il livello normale di trigliceridi nel corpo deve essere inferiore a 150; con alti livelli di trigliceridi nel corpo è consigliato aggiungere più frutta e verdura alla dieta. Assumere aceto di kaki è un ottimo modo per iniziare a eliminare il colesterolo cattivo dal corpo.
Aumenta la resistenza e diminuisce i tempi di recupero nelle attività sportive
L’Aceto di Kaki diluito è usato come bevanda sportiva perché è conosciuto per migliorare la capacità di resistenza. Molti atleti asiatici prendono un tonico a base di aceto di kaki, perché aumenta l’assunzione di ossigeno durante l’allenamento e riduce il tempo di recupero. Test clinici mostrano che l’aceto di kaki usato come uno sport drink può aiutare a migliorare la vitalità, prevenire l’affaticamento e aumentare la resistenza.
Previene l’obesità
L’ aceto di Kaki può aiutare a fondere il grasso in eccesso più velocemente. Una ricerca condotta da scienziati di Chonbuk National University, Woosuk University e Università di Inje conclude che L’aceto di kaki contiene potenti proprietà brucia grassi. Non solo impedisce l’obesità, ma normalizza i livelli di lipidi del sangue nel corpo. Assunto in combinazione con una dieta sana ed un esercizio fisico regolare, l’ aceto di Kaki potrebbe accelerare la perdita di peso
Combatte lo stress ossidativo e quindi l’invecchiamento
Uno studio del Wakayama Medical University School of Medicine, ha dimostrato che l’aceto di kaki ha effetti positivi sull’abbassamento del marker di stress “ 8-isoprostano” e aumenta la potenza antiossidante totale
Disintossica il fegato
Ci sono degli studi che dimostrano l’efficacia dell’aceto di Kaki nelle terapie di disintosiccazione da alcol
In conclusione l’aceto di Kaki, oltre ad avere le proprietà benefiche dell’aceto, aggiunge le caratteristiche specifiche di questo stupendo frutto amplificate dai processi di fermentazione con cui viene prodotto.
Utilizzo
Nel Sapore: gusto delicato, unico e leggermente dolce che lo rende speciale come condimento per verdure crude e cotte e come ingrediente nelle salse e per cucinare
Nella Salute: 1-2 cucchiai diluiti in un bicchiere d’acqua, Tè alla frutta o ad uno sport drink diventa un tonico salutare molto efficace
Raccomandiamo di consultare il proprio medico prima di assumere l’aceto con frequenza
Proprietà salutistiche del Cachi
Il kaki è un frutto ricco di composti di interesse nutrizionale, tra cui i carotenoidi, in quantità comprese tra i 5/6 mg/100g di peso fresco della polpa mentre nell’epidermide, a piena maturazione, tale contenuto è 10 volte superiore; vitamina C, in quantità di circa 50 mg/100g di polpa sotto forma di acido ascorbico; anche in questo caso l’epidermide del frutto maturo contiene circa 4 volte in più di sostanza; tannini solubiliche sono presenti in quantità di 0-4% del peso fresco a seconda del grado di maturazione e del tipo pomologico, di cui il componente principale è rappresentato dalla leucodelfinidina-3-glucoside coniugata con acido gallico, gallocatechina e gallato di galloca-techina; sostanze pectiche tra lo 0,7 e l’1% del peso fresco; zuccheri solubili presenti tra i 14 e i 16 g/100g di prodotto fresco, rappresentati per il 90% da glucosio e fruttosio in rapporto 1:1, mentre saccarosio (che scompare a completa maturazione) arabinosio e galattosio sono contenuti in quantità minori (Testoni, 2001).
Il contenuto di polifenoli, catechine e pro-antocianidine varia notevolmente fra varietà e specie di Diospyros e nel corso dell’evoluzione del frutto (George e Redpath, 2008; Del Bubba et al., 2009). Le varietà non-astringenti di kaki sembrano contenere meno polifenoli, catechine e tannini, pertanto un minor potenziale antiossidante rispetto ai tipi astringenti (George e Redpath, 2008; Park et al., 2008). Confronti fra l’attività antiossidante del kaki e quella di altri frutti sono difficili a causa dei differenti metodi di estrazione e dei saggi applicati, nonché per l’ampia variabilità nell’attività antiossidante riscontrata fra le varietà di kaki. Garcia-Alonsa et al. (2004) trovarono che la varietà di kaki ‘Rojo Brillante’, presentava la più elevata attività antiossidante a paragone con altri ventisette frutti, inclusi mirtillo e fragola.
Le proantoncianidine presenti nel kaki possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari riducendo la pressione del sangue e l’aggregazione piastrinica; in Giappone, il succo e l’aceto di kaki (kakisu) sono usati come medicine tradizionali per abbassare la pressione sanguigna (George e Redpath, 2008).
Il kaki sembra avere anche effetti positivi sulla metabolizzazione degli zuccheri e dei grassi, infatti diete a base di kaki hanno ridotto il tasso di glucosio plasmatico e i trigliceridi in conigli diabetici (Lee et al., 2008). Test in vivo e in vitro hanno messo in evidenza i carotenoidi, come il licopene, e le catechine, presenti nel frutto di kaki, sono risultati chemio-protettivi contro una vasta gamma di tumori, in particolare al cancro alla prostata e al seno, etc.
Da studi giapponesi e coreani risulta che l’assunzione di kaki e di snack a base di questo frutto sembrano ridurre il tasso alcolemico in percentuali piuttosto elevate (Gorge e Redpath, 2008). Oltre che i frutti, anche le foglie contengono sostanze utili all’organismo; le foglie di kaki infatti vengono essiccate e utilizzate per tè verdi, in diversi preparati di erboristeria e cosmetici per ridurre l’invecchiamento della pelle. Diversi preparati a base di foglie di kaki sembrano ridurre l’ipertensione e i disturbi di stomaco, le allergie e le dermatiti (Kotani et al., 2000; Matsumoto et al., 2002).